L’ebreo esulta nel suo libro The Imperial Orgy (L’Orgia Imperiale), pubblicato a New York nel 1920, nel suo delirio da bava alla bocca circa il successo avuto nella caduta del mondo Cristiano-Ariano, egli spiega nel libro come gli Ebrei, lavorando per le potenze dell’Intesa, Inghilterra, Francia, Stati Uniti e Italia, si sbarazzarono degli Zar uno dopo l’altro.
Egli afferma inoltre che, mentre le chiese russe pregavano per la salute dello Zar, questi veniva maledetto nelle sinagoghe.
Al capezzale dello zar malato fu chiamato il suo medico personale, Zakharin. Un buon nome perfettamente russo, e era… un Ebreo. Quando arrivò a visitare lo Zar a Livadiya, aveva tutte le medicine pronte nella tasca della sua giacca. Che tipo di medicine è facile da immaginare: un biglietto di sola andata per l’altro mondo.
Dopo che lo Zar aveva trangugiato la medicina in buona fede e si torceva dal dolore nel letto, secondo Saltus, Bakharin si piegò su di lui con un espressione di ghigno diabolico.
Lo Zar chiese soffocatamente: “Chi siete Voi?”
E la risposta di Zakharin: “Sono un Ebreo!” E con un enorme faccia di bronzo si girò verso l’imperatrice e i ministri dello Zar e disse: “Non preoccupatevi, sua maestà sta solo delirando!”
Poi si curvò nuovamente sul morituro e gli ghignò: “State esalando l’ultimo respiro e noi abbiamo vinto!”
Queste parole provengono direttamente dal libro L’Orgia Imperiale dell’Ebreo Edgar Saltus.
Fonte Vespro Al-Şiqilli