Di Alessandro Orsini.
Ho sostenuto che non esiste differenza sostanziale tra l’informazione della Tass in Russia e quella dei principali quotidiani in Italia con riferimento alla guerra in Ucraina. Questa settimana voglio portare all’attenzione dei lettori tre informazioni fondamentali sulla guerra in Ucraina non diffuse in Italia nonostante si tratti di documenti pubblicati sul sito della Casa Bianca e della Nato. Il primo documento, il più importante di tutti, è il comunicato finale del meeting della Nato che si è svolto a Bruxelles, il 14 giugno 2021. La Nato ha dato un contributo decisivo all’esplosione della crisi in Ucraina ribadendo per iscritto la sua determinazione a favorire l’ingresso dell’Ucraina nel suo seno. Il lungo comunicato si compone di 79 paragrafi. Il paragrafo 69 recita come segue: “Noi ribadiamo la decisione presa al summit di Bucarest del 2008 secondo cui l’Ucraina diventerà membro dell’Alleanza (…). Noi ribadiamo tutti gli elementi di quella decisione, con tutte le decisioni conseguenti”. Il documento prosegue rendendo sempre più esplicita la determinazione della Nato ad assorbire l’Ucraina.
Il secondo documento, che i principali quotidiani italiani hanno taciuto, è “Us-Ukraine Charter On Strategic Partnership”, pubblicato sul sito del Dipartimento di Stato americano, il 10 novembre 2021, con la firma di Antony Blinken e di Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino in visita a Washington.
Il documento in oggetto rende pubblica la strategia di penetrazione militare degli Stati Uniti in Ucraina.
Il terzo documento ha a che vedere con le esercitazioni militari che la Nato ha condotto in Ucraina nel 2021 dichiaratamente rivolte contro la Russia per chiarire a Putin che la politica della Nato verso la Russia è una politica intransigente senza possibilità di mediazioni. Di questi e altri documenti ho dato conto nel primo capitolo del mio libro: Ucraina. Critica della politica internazionale (Paper First, 2022) in cui ho ricostruito le relazioni conflittuali tra la Nato e la Russia dal 1999 al 2022.
Domandiamoci adesso perché i principali quotidiani italiani non abbiano dato risalto a queste informazioni. La risposta è semplice: perché operano come la Tass. Il fine è quello di nascondere tre fatti decisivi per favorire la propaganda del governo Draghi proprio come la Tass favorisce la propaganda di Putin. Il primo fatto da nascondere è che Biden è un super-falco. Sempre nel mio libro, fornisco la documentazione storica per mostrare che l’atteggiamento di Biden verso Putin è sempre stato iper-aggressivo, cosa di cui Biden si fregia anche nel suo libro autobiografico in cui racconta i suoi “faccia a faccia” con Putin sotto Obama, di cui era vicepresidente. Il secondo fatto da nascondere è che il governo Draghi non ha fatto niente per impedire che la Nato approvasse il documento del 14 giugno 2021, che ha fatto precipitare la crisi in Ucraina spaventosamente. Il terzo fatto da nascondere è che la Nato non ha mai promosso politiche di pace in Ucraina, ma sempre e soltanto politiche di guerra. Alla logica dei principali quotidiani italiani si contrappone la logica degli studiosi che difendono la società libera. Questi quotidiani si richiamano spesso al magistero di Karl Popper. Ma chiunque abbia studiato Popper direttamente, o per il tramite di Dario Antiseri o di quel grande studioso che è stato Luciano Pellicani (1939-2020), sa bene che la propaganda e la manipolazione dell’informazione non sono compatibili con i principi a fondamento della società teorizzata da Popper.