Da far girare a beneficio degli over 50

1 Per la prima volta i nostri avversari sono in difficoltà

A sorpresa Draghi si è trovato di fronte un’opposizione esplicita delle forze politiche. Giorgetti, il ministro capo delegazione della Lega ha perfino disertato il consiglio dei ministri che ha approvato l’obbligo, anche i 5 Stelle ha espresso serie riserve. Lo stesso CTS era contrario all’obbligo, tant’è vero che Draghi per la prima volta non l’ha consultato. Persino Grillo si è svegliato e qualche giorno fa ha scritto sul suo blog un post molto critico sull’obbligo vaccinale. Le virostar cominciano a smarcarsi, Crisanti lo sta facendo da un po’ e anche Bassetti ogni tanto abbozza. Il decreto sembra quindi un azzardo, vacillano, cercano di stringere ancora puntando sulla paura: se il popolo segue potranno cavarsela dicendo di avere avuto ragione, se il popolo non ha più paura si troveranno senza altre armi, non sono più monolitici e sicuri come prima, stare fermi ora potrebbe essere la spallata decisiva e metterli uni contro gli altri.

2 Tra poco cominceranno le votazioni per la presidenza della Repubblica

Qui Draghi si gioca il tutto per tutto. Tanti non lo vogliono, il PD per esempio, nonostante sia stato finora il suo sostenitore più strenuo, vorrebbe un uomo del suo partito. D’Alema ha recentemente fatto una dichiarazione molto pesante su Draghi. Il quadro politico è in fermento, sono le situazioni in cui si mettono tutti contro tutti e gli equilibri cambiano. Se Draghi verrà eletto sarà dura per noi ma se perderà, magari clamorosamente, ci sono buone probabilità che salti in aria tutto, governo compreso. Tanti commentatori dicono che a quel punto Draghi si dimetterà e forse ci saranno elezioni, del resto sarebbe ulteriore dimostrazione che le forze politiche non sono più compatte con lui. Chiaro che se i 50 anni si piegheranno, lui potrà ancora vantare che la sua politica porta risultati, se non lo faranno non potrà giocarsi nemmeno questa carta.

3 La magistratura comincia a muoversi

Nell’ultimo mese sono cominciate a arrivare sentenze favorevoli. Il Tribunale di Milano in due occasioni ha riammesso al lavoro dei sanitari, idem il Tribunale di Velletri, il tribunale di Padova ha chiesto alla Corte di Giustizia UE di pronunciarsi sulla contrarietà dei decreti italiani alle norme UE. Chiaro che se lo facesse tutto verrebbe meno, dai green pass agli obblighi e le possibilità che giudichi in questo senso non sono basse, anche grazie all’ordinanza del giudice di Padova che è costruita in maniera fantastica. Ma se qualcuno nel frattempo si sarà punturato, svaccinarsi non sarà possibile. Si rischia di pungersi qualche settimana prima di una sentenza che abolirebbe l’obbligo, una beffa. Da considerare che in queste settimane sono state depositate denunce penali contro Draghi e Speranza per reati gravissimi che porterebbero a ergastolo. Al di là degli esiti, anche un avviso di garanzia potrebbe avere effetti dirompenti. Anche la causa per i morti di Bergamo potrebbe riservare presto sorprese. I giudici italiani spesso sono pavidi, ma proprio per questo basta che uno solo si muova perché tanti altri seguano, a quel punto rassicurati dal fatto di essere meno esposti. E’ triste ma umano.

4 Il 15 febbraio NON è la data ultima

Nel senso che anche dopo in ogni momento ci si potrà comunque punturare e essere riammessi a lavoro, ricordo che la sospensione non è disciplinare e che resta garantito il posto. L’obbligo ad oggi è fino al 15 giugno, una resistenza costerebbe quindi 4 mesi di stipendio ma ognuno può decidere la sua linea del Piave: quanto posso spendere per questa battaglia? Un mese, due? Anche 15 giorni sarebbero importanti come segnale, importantissimo arrivare almeno fino alla data di termine per la conversione (7 marzo) con pochissimi che si sono piegati: sono 20 giorni. Da qui a lì tante cose si muoveranno. E così si seguono le evoluzioni, se come sembra si aprono spiragli allora ci si risparmia il buco, che non è ovviamente reversibile. Considerate anche che nel momento in cui questi decreti spariranno, perché prima o poi una sentenza che li farà sparire arriverà, si aprirà il capitolo del risarcimento danni. A quel punto non solo si riavrà indietro la retribuzione perduta ma anche una somma a ristoro dei danni psicologici che questi criminali ci hanno portato. In questo senso la perdita della retribuzione oggi potrebbe essere quasi un investimento per il futuro, anche se non si sa.

5 L’azzardo dei tempi di conversione

C’è un elemento che dice chiaramente che il governo ha tentato un azzardo o che comunque non è più tanto lucido. Ha fatto partire l’obbligo per lavoro dopo ben 40 giorni dall’emanazione del decreto. I decreti legge devono essere convertiti entro 60 giorni, il che vuol dire che il 15 febbraio sarà già in Parlamento per l’approvazione. L’obiettivo del decreto è chiaramente ricattare verso la vaccinazione. Ma se a quel momento le vaccinazioni dei 50 enni non si sono mosse o quasi sarà un completo fallimento per loro, evidente già prima che il decreto sia approvato. Avrebbe ancora senso approvare un decreto così controverso che ha già provato di non funzionare? Con la situazione politica che c’era fino a ieri l’avrebbero convertito lo stesso, ma con questo quadro in grande movimento e con incognite che potrebbero cambiare tutto, non sono certo che tutti i partiti saranno disposti.

6 I partiti cominciano ad avere paura
A inizio 2023 ci saranno le elezioni politiche, il che vuol dire che dall’autunno 2022 in poi di fatto siamo in campagna elettorale, pochi mesi e ci siamo. C’è stato un sondaggio IPSOS qualche giorno fa che ha creato il panico: un partito eventuale no green passa varrebbe il 31%, sarebbe abbondantemente il primo partito. Questo ha dimostrato ai partiti attuali che l’opposizione è molto più grande del 12-15% non vaccinato. E soprattutto che appiattirsi su Draghi, specialmente i partiti di protesta come Lega, 5 stelle e Fratelli di Italia, non paga, rischiano di essere spazzati via. Tenete conto che un 31% al sondaggio, considerata l’astensione che c’è in ogni votazione, vorrebbe dire una forza che sfiora la maggioranza assoluta, potrebbe governare da sola o quasi. Per loro è il panico, devono cambiare qualcosa in fretta. Per noi è anche l’indicazione di appoggiare ogni tentativo di unire il fronte della protesta in una forza politica, anche turandoci il naso se serve.

7 Il quadro internazionale sta cambiando

La pressione si sta allentando ovunque. La Francia ha dichiarato che non metterà nessun obbligo, anche la Germania si sta avviando in questa direzione, l’Austria per il momento dovrebbe rimandarlo di due mesi, la Spagna sta andando verso il declassamento della pandemia a epidemia. Ricordiamoci che in UK non esistono obblighi, green pass e simili, nemmeno mascherine, a partire dalla scorsa estate. Negli USA molti stati, es. Florida non hanno restrizioni e diversi giudici hanno bloccato richieste restrittive di Biden. Insomma, in questo momento l’Italia e’ isolata nel mondo occidentale e nel mondo intero, dà la sensazione che siano andati avanti confidando che tutti seguissero e invece ora sono soli e di fatto scoperti e quindi deboli. Solo una nostra ritirata potrebbe rimetterli in gioco.

8 Il tempo gioca a nostro favore

Fino a un mese fa nessuno poteva dire che anche i vaccinati contagiavano, oggi anche l’informazione mainstream non può più negarlo. Questo ha fatto incazzare non poco i vaccinati, che si sentono traditi dalle informazioni che hanno ricevuto. Così come li ha fatti incazzare il fatto dei tamponi, altra dimostrazione che i vaccini non bastano. Non è un caso che ultimi sondaggi danno circa un 20% dei bidosati che non vuole fare la terza dose, in numeri assoluti vuol dire 9 milioni di persone, 9 milioni di persone che qualche domanda quindi se la sono fatta. Così come dicono che il 50% dei genitori non vuole vaccinare i bambini. Anche loro quindi qualche domanda se la sono fatta e non credono più ciecamente alla propaganda di regime. E’ che la verità puoi nasconderla per un po’ ma poi quando comincia a emergere è difficile da insabbiare di nuovo. E ancora deve emergere il tema delle reazioni avverse, che per ora riescono a silenziare, ma quando emergerà chi ci governa rischia il linciaggio. E vedrete che se si aprono le cose a livello politico qualche partito che queste cose avrà interesse a tirarle fuori ci sarà.

9 Strumenti di difesa sul breve

Gli avvocati che conosciamo stanno già pubblicando sui loro siti formulari e moduli per resistere. Le strategie suggerite per prendere tempo sono presentarsi ad hub vaccinale facendo le pulci su consenso informato. In particolare poiché nel consenso è scritto che non si hanno patologie che potrebbero portare a controindicazioni, chiedere a medico vaccinatore differimento puntura in attesa di fare esami che lo accertino. Se non accetta, allora continuare con altre domande che dovremmo avere sulla base del consenso. Poi chiedere anche prescrizione medica. In alcuni casi il medico vaccinatore ha concesso differimento per sfinimento, questo consente di avere magari un mesetto di respiro. Se qualcuno ha possibili patologie anche banali farsi fare richiesta esenzione da medico famiglia, poi occorrerà litigare con vaccinatore per confermarla. Chiaro che per tutte queste tecniche bisogna avere voglia di litigare all’HUB. Altra cosa importante: non pagare la multa di 100 euro. Tra le motivazioni di una multa così bassa c’è il fatto che si aspettano che uno per non crearsi problema la paga. E’ importante contestarla andando davanti al giudice di pace, dove non c’è bisogno di avvocato. Lì, cercare di far sollevare questione di incostituzionalità alla Corte. In tutta Italia almeno un giudice che la faccia si troverà. Tenete conto che quasi tutte le multe dell’anno scorso su violazione zone rosse sono state annullate.

10 Alternative non ce ne sono – Sapete che il decreto considera non vaccinati anche i bidosati. Questo vuol dire che l’alternativa alla resistenza è farsi tre punture in un paio di mesi e poi proseguire con la quarta in autunno (già annunciata) e poi chissà. Israele ha già iniziato con la quarta, la Turchia è arrivata alla quinta per i fragilissimi, l’Olanda ha detto che probabilmente ce ne saranno sei, Moderna ha detto quattro + richiami annuali, Pfizer che ha pronto vaccino per Omicron in tre dosi. Insomma l’alternativa è farle tutte, altrimenti siamo al punto di partenza: considerati novax. La beffa sarebbe farsi 4 o 5 punture fatte ed essere considerati non vaccinati perché manca la successiva. Ma è probabile che così succeda. A questo punto meglio senza nemmeno una puntura in corpo e aspettare le evoluzioni, ci lasciamo aperte tutte le possibilità, compresa quella di cedere quando non ce la facciamo più. E quindi tutto bene? In fondo sembrano esserci tanti segnali positivi. E’ così, ma tutto bene non va. Abbiamo di fronte una belva ferita. Non è mai stata così vicino alla fine ma anche non è mai stata tanto pericolosa, perché ora lotta per la vita e tenterà il tutto per tutto. Sanno che si sono tagliati tutti i ponti alle spalle e per loro non sarà possibile riciclarsi o scusarsi. Sono costretti ad andare fino in fondo rischiando l’osso del collo, è l’unico modo che hanno per salvarsi. Quindi dobbiamo fare attenzione ed essere preparati anche a tentativi più feroci. Ma se manteniamo la lucidità e non ci muoviamo, le ferite faranno il loro corso e più la belva si muove più si dissanguerà, diventerà meno lucida e finirà. Il tempo in questa occasione gioca per noi, ed è la prima volta che succede dall’inizio di questa avventura. Sarebbe un peccato non sfruttare la circostanza, questa volta ce la possiamo fare davvero.

(Girato da un amico)