Brunetta fa tremare i diritti
Brunetta fa tremare i diritti
Un’idea che richiama il controverso sistema di credito sociale cinese sta facendo discutere l’Italia.
Renato Brunetta, intervenendo in Campidoglio durante un incontro sulla qualità della vita e i servizi pubblici a Roma, ha avanzato una proposta destinata a sollevare polemiche: l’introduzione di un sistema di premi e punizioni per i cittadini, monitorato attraverso app e basato su un modello di “partecipazione e premialità”.
“Premi e Punizioni per i Cittadini-Clienti”
“Si potrebbe ragionare in termini di partecipazione e premialità rispetto ai cittadini clienti”, ha dichiarato Brunetta. L’idea prevede un sistema in cui il comportamento dei cittadini nell’utilizzo dei servizi pubblici urbani – come trasporti, gestione dei rifiuti o consumo energetico – venga monitorato e valutato.
“Un coinvolgimento partecipativo alla gestione ottimale dei servizi… come? PREMI E PUNIZIONI”, ha aggiunto.
Secondo Brunetta, questa misura incentiverebbe una gestione più efficiente della città, premiando i cittadini “virtuosi” e penalizzando chi non rispetta determinate regole. Tuttavia, la proposta richiama fortemente il modello cinese di credito sociale, in cui il comportamento dei cittadini è costantemente monitorato e incide sull’accesso a diritti fondamentali come trasporti, lavoro e sanità.
Rischio di Discriminazione e Controllo Sociale
L’idea di Brunetta ha scatenato un’ondata di critiche, con molti che sottolineano il rischio di violare principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana. “La nostra Carta costituzionale garantisce pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge”, hanno ricordato diversi osservatori, evidenziando che un sistema del genere rischierebbe di creare cittadini di serie A e serie B.
Inoltre, il controllo attraverso app solleva pesanti interrogativi sulla tutela della privacy e sulla libertà individuale. “Monitorare i cittadini attraverso un’app equivale a trasformare la partecipazione civile in un grande fratello digitale”, ha commentato un esperto di diritti digitali.
“Chi decide quali comportamenti sono virtuosi e quali no? E chi garantisce che il sistema non venga usato per discriminare o punire chi esprime dissenso?”, si chiedono in molti.
Una Deriva Pericolosa per l’Italia
L’introduzione di un modello simile a quello cinese in Italia rappresenterebbe un cambio di paradigma radicale nel rapporto tra cittadini e istituzioni. La transizione da una democrazia partecipativa a una società controllata da algoritmi e app solleva dubbi non solo etici, ma anche politici.
La proposta di Brunetta pone un interrogativo cruciale: fino a che punto siamo disposti a sacrificare libertà e diritti fondamentali in nome dell’efficienza?Mentre le città si evolvono e si digitalizzano, il rischio di una deriva verso sistemi di controllo totalitari diventa sempre più concreto.
Se il sistema di credito sociale dovesse trovare spazio in Italia, ci troveremmo davanti a una trasformazione senza precedenti nella nostra società: una realtà in cui i diritti non sono più garantiti, ma meritati.
Tratto da: https://t.me/FLN_RM_3/439729